La risposta dell’assessore alla Mobilità Federico Manzoni all’interrogazione del centrodestra in consiglio comunale chiude definitivamente la possibilità di creare box ermetici per garantire la sicurezza dei conducenti.
Le aggressioni agli autisti di Brescia Trasporti sono in drastica diminuzione negli ultimi 10 anni e la realizzazione di box blindati che isolino totalmente il conducente dai passeggeri non sono possibili perché richiedono complessi interventi sui mezzi. E sono pure pericolosi in caso di malore dell’autista. Questa la risposta che il vicesindaco e assessore alla Mobilità del comune di Brescia ha dato all’interrogazione che il centrodestra ha posto venerdì 24 novembre in consiglio comunale, chiedendo cosa intendesse fare l’amministrazione comunale – controllante Brescia Trasporti – per prevenire il fenomeno delle aggressioni agli autisti. «Le aggressioni agli autisti sono fenomeni esecrabili ma fortunatamente sporadici, non stiamo parlando di un trend grave e nemmeno in crescita, importante dirlo a tutela della popolazione. Nel 2013 le aggressioni sui mezzi di Bs Trasporti furono 11, 13 nel 2014, 10 nel 201, 2 nel 2016, 6 nel 2017, 4 nel 2018, 4 ne 2019, 6 nel 2020, 3 nel 2021, 2 nel 2022 e 3 da inizio anno ad oggi» ha spiegato Manzoni ricordando che l’azienda «è intervenuta sulla formazione degli autisti», poi ha provveduto a installare porte divisorie «e i sindacati hanno preso questi interventi a riferimento chiedendo di estenderli ai mezzi extraurbani di Arriva». Ma la chiusura totale del box guida, auspicata dal centrodestra (ma anche da molti autisti) «risulta difficile senza la riconfigurazione del mezzo stesso; inoltre nel caso di isolamento blindato assai più difficile intervenire in caso di malore dell’autista» ha proseguito il vicesindaco, ricordando che a tutela degli autisti ci ci sono 9 telecamere e il pedale rosso che permette di inviare segnare di emergenza alla centrale operativa di Brescia trasporti (anche questo dispositivo è stato preso a modello rispetto ad Arriva la cui centrale operativa chiude alle 9 mentre quella di Brescia Trasporti è attiva dalle 4.10 all’1 di notte). Per nulla soddisfatto il centrodestra. «Le porte attuali non sono sufficienti a garantire la sicurezza degli autisti, che sono sottoposti a grande stress e a continui orari di straordinari. I numeri delle aggressioni che lei cita non tengono conto degli scontri, anche solo verbali, che accadono giornalmente. Sono gli autisti a chiedere la possibilità di guidare con maggiore sicurezza» ha replicato la deputata e consigliera leghista Simona Bordonali.