Il tribunale di MonzaLimbiate ha emesso le condanne per una banda specializzata in usura ed estorsione, che ha causato danni a almeno dieci vittime. Le persone coinvolte sono state costrette a pagare cifre esorbitanti per saldare il debito contratto con gli usurai, subendo minacce verbali e violenze fisiche. Cinque imputati sono stati arrestati nel 2022 dai carabinieri, dopo tre anni di indagini. Le vittime, non riuscendo a saldare il debito iniziale, erano state indirizzate ad altri membri del clan per ottenere il denaro necessario. Secondo gli investigatori, si trattava di un vero e proprio consorzio di usurai, con interessi che arrivavano anche al 200%. Le indagini dei carabinieri sono state avviate dopo una perquisizione in alcune abitazioni occupate da famiglie di origine libica, che avevano stretto legami di parentela e amicizia con altri clan di criminali italiani e libici. Questo gruppo di strozzini creava dei debitori perenni, intrappolati in un circolo vizioso. Durante le perquisizioni, gli usurai hanno tentato di disfarsi di prove lanciando pacchetti con orologi Rolex d’oro e mazzette di soldi dai balconi, ma i carabinieri sono riusciti a recuperare circa 50mila euro in contanti, assegni bancari post-datati per 5mila euro, orologi di lusso per 30mila euro e monili in oro per 5mila euro. Altre denunce sono seguite, tra cui quella di un imprenditore di 37 anni di Limbiate che, a causa della dipendenza da cocaina e della separazione dalla moglie, era caduto in difficoltà economiche. Un uomo di 58 anni di Bollate e un giovane di 22 anni erano stati costretti a contrarre ulteriori prestiti per pagare le rate, dopo un iniziale debito di soli 700 euro. Questo incubo ha comportato una perdita di 100mila euro per loro. Tutte le vittime hanno subito minacce e violenze prima di decidere di rivolgersi ai carabinieri.

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