Nel corso del 2023, ben 236 donne vittime di violenza domestica hanno deciso di rivolgersi a Telefono Donna Como, il centro antiviolenza provinciale. Questo dato allarmante dimostra quanto sia ancora presente il problema della violenza di genere nella nostra società.
In alcuni casi, le richieste di aiuto sono state così gravi da sfociare in una denuncia alla polizia. La questura di Como ha dichiarato di aver trattato più di 20 richieste di ammonimento per atti persecutori e violenza domestica nel corso dell’anno. Non tutte queste richieste hanno portato a provvedimenti ammonitori, ma ciò nonostante, l’aumento delle richieste è un segnale evidente di una maggior consapevolezza e sensibilizzazione sulla questione.
Proprio in occasione della Giornata per l’eliminazione della violenza contro le donne, la polizia di Stato si è unita a Telefono Donna, scendendo in piazza con un camper informativo. Questa iniziativa è stata un’importante opportunità per sensibilizzare la popolazione sull’importanza di contrastare la violenza di genere e offrire alle donne vittime un punto di riferimento e sostegno.
È fondamentale che la società nel suo complesso si mobiliti per combattere questo fenomeno, perché solo così si potranno proteggere le donne e garantire loro il diritto di vivere una vita libera dalla violenza. È incoraggiante vedere che sempre più donne si rivolgono a centri antiviolenza come Telefono Donna per chiedere aiuto e denunciare gli abusi subiti.
Tuttavia, è altrettanto importante che le istituzioni e le forze dell’ordine siano pronte ad ascoltare e intervenire in modo tempestivo ed efficace. È necessario che vengano messe a disposizione delle vittime risorse adeguate, come ad esempio case rifugio, consulenze legali e psicologiche, per garantire loro la possibilità di ricostruire una vita dignitosa e sicura.
Solo attraverso un impegno congiunto di tutta la società e un’educazione continua sulla parità di genere e il rispetto reciproco, potremo sperare di eliminare definitivamente la violenza contro le donne.
