Nella mattinata di ieri, la Polizia di Stato di Busto Arsizio ha svolto un’operazione di controllo a seguito delle numerose segnalazioni di furti in abitazione degli ultimi tempi. Gli agenti hanno notato due ragazzine appena scese da un treno alla stazione cittadina, che si stavano dirigendo verso il centro in modo sospetto.

Temendo che le due giovani potessero essere coinvolte in attività criminali simili, gli agenti del Commissariato hanno deciso di seguirne i movimenti. Le ragazze, dopo essersi fermate al McDonald’s e aver fatto acquisti in un negozio di viale Diaz, hanno iniziato a girare per le vie della città fino ad arrivare a via Gavinana. Qui sono state viste maneggiare la porta di un edificio e entrarvi immediatamente.

Gli agenti sono rimasti all’esterno in attesa della loro uscita, che è avvenuta poco dopo. Le ragazze sono state fermate e controllate. Durante il controllo, i poliziotti hanno scoperto che le due erano molto giovani, rispettivamente di soli 10 e 12 anni. Le bambine, di etnia rom, hanno negato di essere entrate nell’edificio, ma di fronte alle prove, come una targhetta trovata davanti alla porta di ingresso appartenente al negozio in cui avevano appena fatto acquisti, hanno ammesso di aver forzato la porta di ingresso.

Le minori non avevano con sé documenti né telefoni cellulari. Sono state quindi accompagnate al Commissariato di polizia per l’identificazione e per essere affidate alle autorità competenti. Durante l’identificazione, è emerso che la ragazza più grande delle due era già stata segnalata in passato per furti in abitazione e detenzione di attrezzi per scasso, utilizzando nomi e date di nascita diverse ma sempre inferiori ai 14 anni.

Alle due è stato chiesto di fornire un recapito dei genitori, ma le ragazze hanno dichiarato di non volerli contattare e hanno fornito un numero di telefono di un parente, che si è rivelato appartenere a una persona inesistente. La persona che ha risposto al telefono ha rifiutato di fornire il proprio nome, ma si è interessata alla situazione delle due minori, affermando che i genitori non avrebbero mai intervenuto e che avrebbe inviato un avvocato di fiducia al Commissariato.

Successivamente, l’ufficio è stato contattato da un avvocato al quale è stato chiesto di presentarsi al Commissariato con i documenti delle minori e una delega dei genitori per l’affidamento. L’avvocato è arrivato nel tardo pomeriggio, affermando di non conoscere le generalità dei genitori né delle minori, né dove risiedessero, ma ha comunque accettato di prendersi cura delle due ragazze, previa autorizzazione del Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica per i Minorenni.

Dopo la conclusione delle procedure, durante le quali le ragazze hanno rifiutato di firmare, la dodicenne e la seconda minore di 10 anni hanno lasciato il Commissariato con l’avvocato. La vicenda sarà ora segnalata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni per quanto riguarda il tentato furto in appartamento e la detenzione di attrezzi per scasso. Entrambe le minorenni non potranno essere giudicate per questi reati a causa della loro giovane età.

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