Investigazione di successo: individuata l’automobilista fuggita dopo aver investito una ragazza

La polizia locale ha svolto un’attenta analisi delle immagini delle telecamere di sorveglianza al fine di individuare l’auto coinvolta nell’incidente, di cui non si riusciva a leggere la targa, ma che è stata bloccata. Una ragazza di 20 anni è stata investita da un’auto mentre camminava sul marciapiede con il suo cane, e l’automobilista responsabile è fuggita senza prestare soccorso. Tuttavia, dopo 24 ore, la pirata della strada è stata identificata dagli agenti della polizia locale. L’incidente è avvenuto giovedì in via Cadore 75.

La vittima, una ragazza residente in città, è stata trasportata in ospedale in codice giallo, ma fortunatamente non ha riportato gravi lesioni. Tutto è successo quando un’auto, dopo una brusca sbandata, ha colpito la ragazza.

Invece di fermarsi per accertarsi delle condizioni di salute della giovane, l’autista ha proseguito la sua strada: ha accelerato e ha sbandato nuovamente sul marciapiede opposto, riuscendo poi a fuggire velocemente senza lasciare tracce.

La polizia locale ha immediatamente cercato di risalire all’identità dell’automobilista analizzando le immagini del sistema di videosorveglianza del territorio e ampliando le indagini anche ai sistemi di videosorveglianza privati. Purtroppo, non sono emerse informazioni utili: la targa non era leggibile, quindi le uniche informazioni disponibili riguardavano il modello e il colore dell’auto. Queste caratteristiche, incrociate con i dati delle auto nella zona, hanno fornito agli agenti una lista di centinaia di veicoli.

Tuttavia, la polizia locale non si è arresa. Inizialmente, hanno cercato di capire il percorso che l’auto potrebbe aver seguito, quindi hanno dispiegato sulle strade gli agenti di quartiere e quelli del nucleo di sicurezza urbana.

In sole 24 ore, si è ottenuto il risultato sperato: è stata individuata un’auto che corrispondeva a quella coinvolta nell’incidente. Era danneggiata, sebbene parzialmente riparata, ma risultava intestata a una persona che viveva in un’altra zona della provincia. Gli agenti non hanno avuto altra scelta se non presidiare l’area in attesa che qualcuno salisse a bordo dell’auto.

Appena ciò è avvenuto, sono intervenuti per intimare l’arresto. Alla guida c’era una donna che, immaginando il motivo della presenza degli agenti, ha confessato di essere responsabile dell’incidente, aggiungendo che tutto era dovuto a un improvviso malore. Tuttavia, le indagini continuano per determinare se le sbandate possono essere state causate dall’uso improprio del cellulare durante la guida. Nel frattempo, la donna è stata denunciata per omissione di soccorso, poiché si è allontanata dal luogo dell’incidente senza prestare l’assistenza dovuta.

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