La Polizia di Stato di Varese ha eseguito un provvedimento di sequestro su un cittadino italo-svizzero residente a Lugano, ritenuto responsabile di attività di produzione e spaccio di sostanza stupefacente. L’uomo, che aveva già riportato condanne in Italia e in Svizzera per reati simili, dichiarava di essere privo di beni e averi, ma le indagini hanno dimostrato il contrario. Infatti, è emerso che da anni ingenti somme di denaro contante venivano depositate sui conti di famiglia, al di sotto della soglia minima prevista dalla legge. I coniugi gestivano abilmente tali depositi per emettere assegni destinati all’acquisto di immobili. I proventi illeciti derivavano dall’attività del figlio, il principale responsabile del reato. Al momento, il patrimonio sequestrato ha una stima approssimativa di circa due milioni di euro e include immobili, terreni, autovetture, un gommone, un rimorchio e rapporti finanziari. Inoltre, sono stati individuati due conti correnti e un immobile in Spagna, a Tenerife, che sono stati congelati grazie all’applicazione del regolamento UE. Si attendono ora le valutazioni dell’autorità giudiziaria competente per procedere nel rispetto dei diritti di difesa.