MALPENSA – Quattro chili di cocaina sono stati scoperti nel doppio fondo di una pentola all’aeroporto di Malpensa. Una donna di 47 anni di Cupra Marittima è stata arrestata con l’accusa di traffico internazionale di stupefacenti. Il carico, una volta tagliato e messo sul mercato, avrebbe fruttato circa 300mila euro.

La droga proveniva dall’Ecuador. I Finanzieri del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Varese hanno arrestato la donna mentre tentava di importare i quattro chili di cocaina nascosti nel doppio fondo di una pentola. La spedizione, proveniente dall’Ecuador, è stata intercettata dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Malpensa che, grazie a precise procedure di selezione basate su indici di rischio economico-finanziario, hanno individuato la sostanza stupefacente.

Dopo l’analisi di rischio, i finanzieri hanno ispezionato un pacco contenente un set di pentole apparentemente normale. Tuttavia, grazie all’acume investigativo e all’esperienza dei militari, è stato notato un tegame più pesante degli altri, con un doppio fondo perfetto in cui era stata nascosta la cocaina.

Con l’autorizzazione dell’autorità giudiziaria di Busto Arsizio, i Finanzieri hanno eseguito “operazioni speciali” per acquisire ulteriori prove e individuare i responsabili del traffico di droga, identificando la destinataria della spedizione, che è stata consegnata a Cupra Marittima. Grazie a un intervento in flagranza di reato, la polizia economico-finanziaria è riuscita a sequestrare la spedizione contenente più di quattro chili di cocaina e ad arrestare l’importatrice. Questa è un’importante dimostrazione delle capacità investigative delle Fiamme Gialle di Malpensa, che possono condurre indagini e eseguire arresti e sequestri anche al di fuori dell’aeroporto.

Durante l’operazione in flagranza di reato, i Finanzieri hanno perquisito l’abitazione della donna e hanno trovato anche dell’hashish, un bilancino di precisione e due telefoni cellulari, che sono stati sequestrati e sottoposti ad esame da parte dei finanzieri qualificati in Computer Forensics e Data Analysis (CFDA). Questo permetterà di acquisire ulteriori prove legate ai reati, specialmente quelli informatici.

Il Gip di Fermo ha convalidato l’arresto in flagranza operato dalle Fiamme Gialle e ha disposto la misura cautelare della donna in carcere, considerando la gravità della sua condotta e l’elevato rischio di recidiva. Le dichiarazioni dell’indagata, apparse inverosimili, e la sua professionalità nell’organizzare il traffico di droga sono state determinanti per questa decisione.

Questa operazione dimostra come la Guardia di Finanza svolga un ruolo fondamentale nel contrasto al traffico internazionale di droga e ad ogni forma di traffico illecito. Grazie a questa azione, è stato impedito l’approvvigionamento di una grande quantità di cocaina ai pusher, che avrebbero distribuito le dosi nelle piazze di spaccio, per un profitto illecito stimato di almeno 300mila euro.

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