Il 2 dicembre scorso, nel pomeriggio, la Polizia di Stato è intervenuta presso il supermercato Esselunga di Camerlata in seguito al furto di diverse merci commesso da un uomo. I poliziotti, una volta arrivati sul posto, hanno parlato con il responsabile del supermercato, il quale ha spiegato loro di aver notato l’entrata di due uomini, che aveva riconosciuto come responsabili di un furto di alcolici avvenuto la settimana precedente per un valore di oltre 1600 euro, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza.

I due uomini sono entrati insieme con due carrelli diversi e sono stati sorvegliati dal personale antitaccheggio, che ha notato che solo uno dei carrelli era stato riempito con la merce. I due, senza passare dalle casse, sono usciti insieme attraverso l’uscita, dove uno di loro si è posizionato per coprire il sensore antitaccheggio. Una volta fermati dalla sicurezza, uno dei due ha abbandonato il carrello e ha fuggito fuori dal supermercato, mentre l’altro è stato trattenuto fino all’arrivo della polizia. I poliziotti, ricostruita l’intera vicenda, hanno scoperto che nel carrello c’erano merce del valore di circa 1500 euro, che è stata immediatamente restituita al supermercato.

L’uomo fermato è un rumeno di 61 anni residente a Milano, con diversi precedenti penali e alias. È stato accompagnato in questura, dove i poliziotti hanno informato il pubblico ministero di turno degli elementi di reato a suo carico, sia per il furto della settimana precedente che per quello di sabato, entrambi documentati dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e dalla denuncia del responsabile di Esselunga. Il magistrato ha quindi deciso di trattenere l’uomo nelle camere di sicurezza della questura in attesa del processo per direttissima, fissato per le 11.00 di questa mattina. Nel frattempo, l’arrestato ha dichiarato di essere affetto da diabete e di sentirsi male, dovendo assumere la sua dose quotidiana di insulina, per cui ha chiesto di essere portato in ospedale. Gli agenti hanno chiamato un’ambulanza del 118 per il trasporto all’ospedale S. Anna di San Fermo della Battaglia e, dopo aver informato nuovamente il pubblico ministero sullo stato di salute dell’uomo, quest’ultimo ha deciso che, dopo le cure, lo straniero sarebbe stato accompagnato presso la Casa Circondariale di Como, in attesa del processo odierno. Sono in corso indagini per identificare il complice, partendo dalle immagini registrate e dall’auto su cui i due sono arrivati a Como.

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