Il consigliere regionale di Alleanza Verdi Sinistra ha presentato un’interrogazione riguardo allo stato di avanzamento delle altre vasche di laminazione che dovrebbero proteggere le zone del nord di Milano dalle esondazioni del fiume Seveso. Questa interrogazione arriva nel giorno in cui l’assessore alla Protezione civile Marco Granelli annuncia che la vasca di laminazione del Parco Nord è operativa e pronta per affrontare una nuova piena del fiume.
Granelli e l’assessora all’Ambiente Elena Grandi spiegano che questa è la prima vasca, delle quattro previste, realizzata nell’ambito del piano per il contenimento delle esondazioni e delle piene del Seveso che allagano i quartieri milanesi. Sperano che presto vengano completate anche le altre tre vasche per proteggere le strade, le cantine e i negozi dai danni causati dall’acqua e dal fango.
In caso di allerta, il laghetto della vasca viene svuotato in circa tre ore. Se c’è il rischio di esondazione, viene riempito dalle acque eccedenti del Seveso con l’apertura delle paratie, in un tempo che varia da 3 a 10 ore. Prima di entrare nella vasca, l’acqua del fiume viene ripulita da rami e altri materiali grazie a un sistema di griglie. L’acqua rimane nell’invaso per tutta la durata della piena e viene poi reimmessa nel fiume, al termine dell’allerta, tramite un sistema di pompe.
Il consigliere Rosati, oltre a chiedere lo stato di avanzamento dei lavori delle altre vasche, richiede anche la stima totale degli investimenti e le fonti di finanziamento, lo stato di avanzamento delle opere di georefenziamento degli scarichi abusivi nel Seveso, se è prevista una verifica della qualità dell’acqua che arriva al fiume dai depuratori delle città e se è stato predisposto un progetto di disinquinamento del torrente.
È importante monitorare lo stato di avanzamento delle altre vasche di laminazione e assicurarsi che vengano completate il prima possibile per garantire la sicurezza delle zone interessate dalle esondazioni del Seveso.