Il noleggio di barche sul lago di Como è diventato un fenomeno sempre più diffuso, tanto che l’amministrazione comunale ha dovuto intervenire con un’ordinanza per limitare l’attracco al porto di Sant’Agostino. Il motivo principale di preoccupazione per i noleggiatori, però, non è tanto la limitazione degli attracchi, quanto l’esplosione delle richieste da parte dei turisti.
Franco Binaghi, direttore dell’Autorità di Bacino, ha spiegato che l’ente riceve decine e decine di richieste di autorizzazione per avviare attività di noleggio di barche. Secondo Binaghi, la normativa in vigore è molto lasca e basta un’autocertificazione e una partita Iva per poter tentare questa strada. Negli ultimi due anni, la domanda è cresciuta in modo esponenziale, tanto che il lago di Como è diventato una vera e propria gallina dalle uova d’oro.
Tuttavia, questa situazione presenta anche dei problemi di sicurezza. Le forze dell’ordine fanno il possibile per controllare gli abusivi, ma non possono essere ovunque. Inoltre, emerge un abusivismo diffuso e un ricorso ai pagamenti in nero. In passato, i noleggiatori erano tenuti a compilare un registro, mentre oggi basta un contratto cliente dopo cliente che deve essere conservato per un periodo limitato. Solo attraverso i controlli è possibile scoprire queste irregolarità.
Le forze dell’ordine spiegano che gli abusivi vengono fermati e sanzionati, ma i noleggiatori possono comunque permettersi di pagare una multa in cambio di incassi molto più generosi. I turisti stranieri, infatti, finiscono per pagare diverse migliaia di euro per un breve tour sul lago.
Di fronte a questa situazione, si prevede un aumento delle richieste di noleggio di barche per la prossima stagione. È quindi necessario regolamentare meglio questo settore per evitare che la situazione peggiori ulteriormente. Nel frattempo, il nuovo attracco per gli imbarchi e gli sbarchi verrà allestito nel porto Marina 2, considerando che la città ha pochi spazi disponibili per l’arrivo e la partenza delle barche.
