La taglia di 7 milioni di dollari per l’arresto di Artiom Uss, l’imprenditore russo figlio di un governatore siberiano molto vicino a Vladimir Putin, è stata annunciata dal dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Uss è accusato di aver commesso vari illeciti transnazionali, tra cui il riciclaggio, l’importazione di tecnologie militari americane in Russia in violazione delle sanzioni statunitensi e il contrabbando di petrolio dal Venezuela. L’arresto di Uss è stato autorizzato su mandato degli Stati Uniti, ma l’imprenditore è riuscito a evadere dai domiciliari a Milano. Questo caso ha causato tensioni diplomatiche tra Washington e Roma, privando gli Stati Uniti della possibilità di uno scambio di prigionieri con russi detenuti illegalmente. Artiom Uss è figlio di Aleksander Uss, ex governatore della regione petrolifera di Krasnoyarks e membro del consiglio di amministrazione della Rosneft, guidata da Igor Sechin, uno degli oligarchi più vicini a Putin. La famiglia Uss è coinvolta in vari affari, dall’immobiliare a Londra a una società aerospaziale in Malesia e a un hotel in Sardegna.

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