Arrestato un vigile del fuoco per corruzione e la moglie indagata per riciclaggio

Un vigile del fuoco della provincia di Monza e Brianza è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Desio, insieme ad altre tre persone, tra cui la moglie del vigile del fuoco stesso. L’accusa è quella di aver lucrato indebitamente su commesse riguardanti l’acquisizione di beni e servizi per conto del Corpo di appartenenza. Il vigile del fuoco avrebbe percepito compensi per agevolare fornitori compiacenti, due dei quali sono stati colpiti dalla misura cautelare. Uno dei fornitori è stato incarcerato, mentre l’altro è agli arresti domiciliari. La moglie del vigile del fuoco è anch’essa agli arresti domiciliari, poiché viene considerata gravemente indiziata di riciclaggio dei proventi corruttivi percepiti dal marito, consapevole della loro provenienza illecita.

L’operazione denominata “Grisù”, condotta dai carabinieri della Compagnia di Desio, è durata due anni e mezzo e ha portato all’arresto delle quattro persone coinvolte. Il provvedimento cautelare è stato emesso dal G.I.P. del Tribunale di Monza, nelle province di Monza Brianza e Brescia. Secondo quanto riportato, ci sarebbero gravi indizi di colpevolezza acquisiti durante le indagini condotte dalla Compagnia dei carabinieri su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Monza.

I quattro indagati sono accusati di vari reati, tra cui induzione indebita a dare o promettere utilità, peculato, corruzione aggravata per un atto contrario ai doveri d’ufficio, frode nelle pubbliche forniture, riciclaggio e truffa. I reati sarebbero stati commessi nel periodo compreso tra luglio 2021 e marzo 2023.

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