La sentenza emessa ieri dal Tribunale di Como ha riqualificato il reato commesso sei anni fa in piazza Vittoria. Non si trattava di una rapina, come inizialmente ipotizzato, ma di una truffa. Solo uno dei due sospettati è stato condannato, sulla base delle prove raccolte dal pubblico ministero. Il secondo imputato è stato invece assolto. Il processo riguardava un colpo da 250 mila euro avvenuto nel centro della città, denaro sottratto a un uomo ucraino di 55 anni, originario di Kiev. L’uomo aveva raccontato alla polizia di essere stato ingannato dopo aver manifestato interesse per l’acquisto di una villa di pregio sul Lago di Como.

Zoran Stevanovic, 34 anni, residente a Cornate d’Adda, è stato condannato a 2 anni e 8 mesi di reclusione, mentre Mauro Trezzi, 36 anni, residente a Bellusco e sospettato di essere l’autista, è stato assolto “per non aver commesso il fatto”, come richiesto anche dalla pubblica accusa. Il tribunale ha inoltre stabilito un risarcimento di 230 mila euro, oltre al pagamento delle spese processuali.

Secondo la testimonianza dell’ucraino, che si è presentato in tribunale nelle scorse settimane, era arrivato in Italia per incontrare Stevanovic, prima a Cernobbio e poi in centro. Aveva l’intenzione di acquistare una casa di pregio sul Lago di Como. La vittima ha affermato di conoscere l’imputato da tempo, ma con il nome di Victor, e che aveva già avuto rapporti d’affari con lui, scambiando denaro in banconote di piccolo taglio (da 500 euro a 100 euro). Gli incontri erano avvenuti a Monte Carlo, poi a Cernobbio, fino a giungere all’affare della casa che, oltre a non essere andato a buon fine, ha portato anche alla sottrazione dell’acconto di 250mila euro in piazza Vittoria. Inizialmente il capo d’imputazione era rapina, ma ieri il Tribunale ha riqualificato il reato in truffa.

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