La situazione dei pendolari della Milano-Como-Chiasso si è ulteriormente complicata con l’entrata in servizio dei nuovi treni. Nonostante l’attesa per l’arrivo di mezzi più moderni e confortevoli, i pendolari si sono trovati di fronte a un problema inaspettato: i nuovi convogli sono troppo grandi per passare sotto le gallerie che separano Como da Chiasso.

L’allarme è stato lanciato ieri, quando uno dei treni che solitamente percorre questa tratta ha avuto un guasto e è stato sostituito dal nuovissimo Caravaggio a due piani. Nonostante la modernità di questo mezzo di Trenord, si è rivelato troppo alto per le strette gallerie al confine tra Italia e Svizzera. Di conseguenza, otto corse, tra le 10.30 e le 21.13, sono state costrette a fermarsi a Como San Giovanni per evitare incidenti.

I pendolari, quindi, si sono trovati bloccati in stazione, in attesa del primo Tilo in transito verso la Svizzera per poter proseguire il loro viaggio. Questo problema potrebbe ripetersi anche nei prossimi giorni, in quanto dal 10 dicembre i treni Caravaggio sono destinati a sostituire molti altri treni sulle tratte lombarde. Di fronte a questa situazione, i pendolari hanno deciso di scrivere a Trenord e alla Regione Lombardia, chiedendo di prendere in considerazione lo stato delle gallerie e di inviare mezzi adeguati per percorrerle.

Questa problematica mette in evidenza l’importanza di una pianificazione accurata e di un’adeguata manutenzione delle infrastrutture ferroviarie. È fondamentale che gli enti competenti tengano conto delle caratteristiche delle gallerie e delle dimensioni dei treni che vi transitano, al fine di evitare inconvenienti e ritardi per i pendolari.

La Milano-Como-Chiasso è una delle tratte più frequentate dai pendolari che si spostano tra l’Italia e la Svizzera, e quindi è fondamentale garantire un servizio efficiente e senza intoppi. Speriamo che le richieste dei pendolari vengano prese in considerazione e che si trovino soluzioni appropriate per risolvere questo problema. In attesa di una risposta da parte di Trenord e della Regione Lombardia, i pendolari dovranno adattarsi a questa situazione e sperare in un miglioramento futuro.

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