Bilancio: diminuiscono gli incidenti stradali con animali selvatici, ma aumentano i cervi intrappolati dai bracconieri

Nel mese di novembre, il Corpo di polizia locale della Provincia di Sondrio ha registrato 37 incidenti stradali con animali selvatici, rispetto ai 45 del mese di ottobre e ai 41 di settembre, quindi in leggera diminuzione.

Tuttavia, in questi primi giorni di dicembre, si è verificata un’autentica strage di cervi rinvenuti morti a causa di proiettili, feriti ma fuggiti dai cacciatori o dai bracconieri, oppure trovati morti dopo essere stati cacciati illegalmente al laccio. “La diminuzione leggera degli incidenti stradali con animali selvatici registrata il mese scorso fa il paio con un forte aumento del numero di animali morti che abbiamo riscontrato in questi primi giorni di dicembre, che va da due a tre esemplari ritrovati morti al giorno” afferma Piermario Pollieno, comandante del Corpo di polizia locale della Provincia di Sondrio. “In un caso, abbiamo addirittura trovato una cerva del peso di più di un quintale morta dopo essere finita nel laccio di ferro piazzato dai bracconieri. Il fatto è avvenuto a Mantello e ci è stato segnalato da alcune persone che hanno trovato la cerva morta. Siamo intervenuti immediatamente e abbiamo potuto accertare l’accaduto. Evidentemente i bracconieri non hanno fatto in tempo a portare via l’animale prima che altri lo individuassero e ce lo segnalassero”.

È noto che piazzare lacci per intrappolare gli animali è del tutto illegale. Gli animali intrappolati muoiono per sfinimento e stenti, ma ci sono ancora persone che ricorrono a questa pratica, sfidando leggi e punizioni pesanti, pur di riempire i congelatori di carne. “Stiamo avvicinandoci alla chiusura del periodo di caccia agli ungulati, che termina il 10 dicembre, quindi si assiste a una certa frenesia da parte dei cacciatori che magari non sono riusciti a cacciare i capi loro assegnati. Può capitare che agiscano più impulsivamente del solito e prendano di mira la preda senza riuscire a colpirla mortalmente. Quindi scappa e va a morire altrove. Ovviamente, a parte i casi di bracconaggio di cui ho parlato” spiega Pollieno.

Il prossimo report, che darà conto degli animali trovati morti e smaltiti nel mese in corso, indicherà numeri più alti rispetto a novembre. Nel mese di novembre sono stati censiti 21 animali trovati morti e smaltiti, rispetto ai 32 di ottobre e ai 30 di settembre, tra cui 11 cervi, due caprioli, quattro volpi, un camoscio, una lepre, uno sparviere e un tasso. Sono stati soccorsi due caprioli e portati al Centro di recupero della fauna selvatica di Ponte in Valtellina, mentre sono stati controllati 171 cacciatori con un sequestro amministrativo effettuato e nove sanzioni amministrative irrogate.

Le segnalazioni di predazioni da lupo sono aumentate rispetto ai mesi precedenti, con sette segnalazioni in totale a novembre, di cui quattro confermate e tre in fase di accertamento da parte dell’Istituto zooprofilattico di Sondrio e della Polizia provinciale stessa. Sono state predati 13 pecore, due cervi e un camoscio, e la maggior parte delle segnalazioni proviene dalla Valchiavenna. “L’epicentro degli eventi predatori resta sempre la Valchiavenna, segno che probabilmente c’è un nuovo branco in formazione. Non c’è ancora certezza su questo punto, ma è possibile” osserva Pollieno. In merito a questo tema, il Servizio caccia e pesca della provincia di Sondrio sta sviluppando una nuova campagna di monitoraggio apposita.

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