Claudio Cesaris condannato a 25 anni per omicidio: la sorella della vittima scrive al ministro della Giustizia

A due anni dall’omicidio del biologo Dario Angeletti avvenuto il 7 dicembre 2021 a Tarquinia, si trova agli arresti domiciliari per motivi di salute nella sua casa a Melegnano il 70enne Claudio Cesaris, il tecnico di laboratorio in pensione condannato in primo grado a 25 anni e due mesi di reclusione per aver ucciso il biologo marino. La drammatica vicenda è tornata in primo piano quando la sorella della vittima ha scritto una lettera al ministro della Giustizia Carlo Nordio. Maria Elena Angeletti, nella sua missiva al Guardasigilli, esprime la sua indignazione per il fatto che l’assassino di suo fratello sia già a casa dopo neanche due anni. La condanna inflitta a Cesaris è di 25 anni e due mesi di carcere, superiore alla richiesta del pubblico ministero che era di 23 anni, per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e da futili motivi. A metà luglio si apprende con sconcerto che la stessa Corte concede all’assassino gli arresti domiciliari, che erano stati negati per due volte in precedenza, a casa della sorella in provincia di Milano per problemi di salute. Nel frattempo è stato fissato al 15 febbraio 2024 il processo di appello. Questo caso suscita molte polemiche e solleva interrogativi sulla giustizia italiana. La famiglia della vittima chiede che venga fatta giustizia e che la condanna sia rispettata.

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