Nel 1888, padre Luigi Maria Monti fondò l’Istituto dell’Immacolata Concezione con l’obiettivo di aiutare i ragazzi bisognosi e gli orfani, fornendo loro istruzione e preparandoli per il mondo del lavoro. Inizialmente, venne aperta una legatoria per libri e successivamente una tipografia. Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la tipografia si unì a quella del Pime (Pontificio Istituto Missioni Estere), che era stata precedentemente acquisita dai religiosi di padre Monti nel 1905, diventando così la tipografia della Curia Arcivescovile e dell’Università Cattolica di Milano. Padre Monti, morto nel 1900, fu beatificato da papa Giovanni Paolo II nel 2003.

Una delle macchine esposte al Mils è il modello C4 della Intertype, che fu utilizzata dalla tipografia dell’Istituto Padre Monti di Saronno. Questa macchina, costruita da un’azienda americana, era simile alla Linotype, ma venne creata dopo la scadenza dei suoi brevetti nel 1913. La macchina era una “compo-fonditrice” che produceva intere linee di testo in lega di piombo. Era composta da tre parti: il sistema di composizione, quello di fusione e quello di scomposizione. Aveva una tastiera, un contenitore per le matrici di lettere e simboli, un sistema di composizione, un crogiuolo e un sistema di distribuzione. Le matrici avevano la forma di un prisma e erano incise su uno dei lati lunghi con una lettera o un simbolo.

Oltre alla macchina Intertype, al Mils sono esposte altre attrezzature utilizzate dalla tipografia dell’Istituto Padre Monti. Tra queste, vi è una macchina da stampa per volantini di formato A3, una macchina per la stampa di manifesti 50×70 cm e un grande dispositivo tedesco per l’ingrandimento e la riduzione di immagini fotografiche.

Questo è un estratto del calendario dell’Avvento del Natale 2023 realizzato da ilSaronno per raccontare i tesori e i segreti del Museo delle Industrie e del Lavoro del Saronnese, che si trova in via Don Griffanti 6. I testi sono di Silvio Bonfiglio, vicepresidente del Mils, mentre le foto sono state scattate da Armando Iannone. La realizzazione e la promozione sui social sono a cura di Giorgia Marcomin.

Il progetto è stato reso possibile anche grazie al sostegno di Enrico Cantù Assicurazioni.

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