Il servizio di scooter sharing Cityscoot ha interrotto le sue attività il 30 novembre scorso, lasciando senza lavoro una quarantina di dipendenti. Questi lavoratori si trovano ora in una situazione difficile, senza sapere se e quando riceveranno i soldi che spettano loro. La causa di questa chiusura sembra essere le difficoltà economiche della casa madre francese, che sta cercando nuovi investitori. Tuttavia, il mercato italiano non era in condizioni critiche. I dipendenti raccontano di come fino a pochi giorni fa venivano loro promessi progetti e un piano di business per il 2025, per poi ricevere improvvisamente la notizia della chiusura. Inizialmente, ai lavoratori era stato detto che potevano dare le dimissioni volontarie senza preavviso, ma successivamente è stato comunicato loro che i soldi non erano sufficienti per tutti. Al momento, non sono stati pagati nemmeno gli stipendi di novembre. Alcuni dipendenti vorrebbero raggiungere un accordo per il licenziamento conciliato, ma sembra che al momento questa strada non sia praticabile. Altri si sono rivolti al sindacato Cisl per ottenere supporto. Nel frattempo, circa 750 scooter elettrici sono rimasti per le strade di Milano, rischiando di perdere valore e deteriorarsi. La società ha promesso di recuperarli entro le feste di Natale, ma ci vorrà quasi un mese per completare l’operazione. La situazione è ancora incerta per il futuro degli scooter elettrici, che potrebbero essere gestiti da altri operatori se non vengono trovati nuovi investitori per Cityscoot. In conclusione, i dipendenti rimasti senza lavoro chiedono solo di ricevere i soldi che spettano loro, mentre la società cerca di risolvere le sue difficoltà economiche.

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