La querelle tra chi è a favore e chi è contrario al cicloescursionismo si è intensificata dopo l’ordinanza del Comune di Val Brembilla che vieta il passaggio delle biciclette su tutte le mulattiere del territorio. L’Associazione Guide mountain bike della Valle Brembana ha criticato fortemente questa decisione, mentre la commissione cicloescursionismo dell’Unione bergamasca Cai si è detta contraria ai divieti generalizzati, proponendo invece una segnaletica che inviti al rispetto e all’educazione da parte dei ciclisti. Il Cai sostiene che la bicicletta può essere considerata come uno strumento alternativo per scoprire la montagna, ma è necessario un utilizzo consapevole e responsabile che rispetti l’ambiente naturale e le persone. Sono tre le regole principali che il Cai propone per i cicloescursionisti: scegliere itinerari adatti al passaggio delle bici senza danneggiare il territorio, dotarsi di mezzi e abbigliamento adeguati, e rispettare una velocità che non crei problemi di sicurezza. Il Cai auspica una collaborazione con le amministrazioni locali per promuovere progetti di informazione sul territorio e per valutare soluzioni alternative che non escludano i passaggi ciclistici. Il vicesindaco di Val Brembilla spiega che l’ordinanza è stata emessa a seguito delle lamentele dei residenti, ma non si tratta di un divieto assoluto, bensì di un deterrente per chiedere maggiore rispetto.

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