Sono trascorsi cinque mesi dall’annuncio dell’ordinanza per smantellare l’area di via Augusta a Samarate, ma purtroppo siamo costretti a constatare che l’ordinanza non è stata rispettata e il ripristino dei luoghi non è avvenuto. Linda Bighetti, coordinatrice del Nord Italia e referente locale del Partito Animalista, riaccende i riflettori su questa questione che ha suscitato forti polemiche in passato. Non solo per i rifiuti abbandonati, ma soprattutto per il trattamento degli animali, maltrattati secondo gli attivisti, sebbene la Procura non abbia ritenuto ci fossero prove sufficienti (vennero infatti sequestrati durante un blitz, ma poi restituiti qualche giorno dopo). Quale è il resoconto attuale? Semplicemente una presa in giro.
Questa vicenda ha scatenato molte polemiche. Bighetti ricorda il consiglio comunale del 25 luglio, quando il consigliere pentastellato Alessio Sozzi, dall’opposizione, ha fatto notare che “l’ordinanza dell’agosto 2021 non è stata rispettata e che il 23 giugno 2023 è stata emessa una nuova ordinanza per il ripristino dei luoghi dell’area di via Augusta”. Con una scadenza precisa: “Entro 90 giorni, quindi entro il 23 settembre 2023”.
“Una presa in giro”, questo è il commento di Bighetti. “Ad oggi, con grande rammarico mio e delle associazioni che erano scese in piazza a manifestare, dobbiamo constatare che ancora una volta l’ordinanza non è stata rispettata e il ripristino dei luoghi non è avvenuto”. E continua: “Abbiamo avuto pazienza e abbiamo aspettato. Ma 90 giorni, più altri 90, sono una presa in giro. Inoltre, il consigliere Sozzi aveva presentato un’interrogazione molto precisa sulla questione”. Gli animali presenti nell’area “non sono stati tutti portati via: ci sono ancora dei gatti che vivono vagando nel bosco e alcune volontarie cercano di prendersene cura come possono. E continueranno a riprodursi se non si interviene”. La domanda di Bighetti è diretta: “Perché la situazione non è stata ancora risolta? Perché non sono stati effettuati controlli? Ora spetta al Comune ripristinare i luoghi, era una campagna e deve tornare tale. Anche se penso che il terreno e le falde acquifere siano inquinate, visto che la discarica era presente da anni. Proteggere e tutelare gli animali e l’ambiente è una priorità”.