La Polizia di Stato di Gallarate è intervenuta in un noto negozio di elettronica dove il direttore aveva segnalato la presenza di un ragazzo e di una donna che si stavano aggirando tra le corsie con fare alquanto sospetto. Erano due ladri. Ed erano madre e figlio.
È accaduto lo scorso 2 dicembre. La coppia, avvicinata dagli agenti del Commissariato, probabilmente per eludere l’eventuale e doveroso controllo, ha cominciato ad assumere un atteggiamento scontroso e per niente collaborativo tale da rendere necessario il loro accompagnamento in ufficio anche soltanto per procedere alla loro esatta identificazione. La successiva perquisizione personale effettuata a carico del ragazzo ha consentito di rinvenire nella tasca del giubbotto da lui indossato un alimentatore appena sottratto dai bancali del negozio nonché la sua carta di identità di cui lo stesso aveva dichiarato di esserne sprovvisto, chiaramente con l’intento di celare le proprie generalità. Il ragazzo, infatti, è risultato annoverare diversi pregiudizi penali anche per furti perpetrati con lo stesso modus operandi ed in compagnia della stessa donna, risultata essere sua madre.
Inoltre, il ragazzo appena ventenne e residente fuori città risultava essere già stato arrestato nelle settimane scorse per altri furti ed era altresì assoggettato alle misure cautelari dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria ed all’obbligo di dimora a Busto Arsizio disposte dal Tribunale. La donna invece, complice del figlio e con il suo stesso corposo excursus criminale caratterizzato da una serie di reati contro il patrimonio, di recente denunciata per aver commesso un furto nella provincia di Como e già sottoposta alla misura di prevenzione dell’avviso orale del Questore, durante l’accompagnamento in Commissariato, ha cercato di nascondere nell’auto di servizio un costoso cellulare che aveva appena rubato nel medesimo negozio. Al termine della contestuale attività di polizia giudiziaria, gli agenti hanno denunciato a piede libero ed in concorso, madre e figlio, per i reati di furto aggravato e resistenza a pubblico ufficiale.
Nella mattinata del 9 dicembre poi, a seguito della segnalazione effettuata dalla Polizia di Stato di Gallarate in ordine ai suddetti reati ed alla violazione dell’obbligo di dimora commessa precedentemente dal ragazzo, gli operatori della sezione investigativa lo hanno rintracciato nel proprio domicilio ed accompagnato alla Casa Circondariale di Busto Arsizio, in esecuzione del nuovo provvedimento emesso dal competente Giudice il quale, con specifica Ordinanza ed in sostituzione della precedente misura cautelare ritenuta evidentemente non più adeguata, ne ha disposto la cattura con conseguente custodia in carcere.