Un viaggiatore ha denunciato un’esperienza negativa durante un viaggio in treno nella Vallassina. Giovanni Cristiani, salito sul treno regionale Asso-Milano alle 16:30, è sceso dallo stesso treno dopo le 20 di sera, abbandonato a pochi passi dalla stazione di Paderno Dugnano senza la possibilità di tornare a casa. Infatti, è riuscito ad arrivare a casa solo alle 22 in taxi, quasi sei ore dopo la partenza. Questo episodio è stato raccontato da Xavier Vigorelli sul suo blog “Il treno della domenica”, evidenziando il disagio dei pendolari che sembra essere diventato la normalità.
Vigorelli, che vive a Milano ma ama visitare il Triangolo Lariano, ha descritto la sua giornata dell’8 dicembre con amara ironia, intitolando il suo racconto “Pendolare 610”. Il numero 610 rappresenta la scarsa importanza data ai pendolari dall’azienda di trasporto. Il treno regionale è partito puntualmente da Canzo alle 16:35, ma ha avuto un problema a Inverigo, dove è stato annunciato un guasto alla linea aerea. Nonostante la speranza di un breve ritardo, il treno è ripartito dopo mezz’ora, ma si è fermato alla stazione di Seveso con l’annuncio di “fine corsa”.
I passeggeri sono stati invitati a salire sul treno suburbano S4, ma poco dopo il treno si è nuovamente fermato. Dopo un breve periodo, il treno è ripartito a passo d’uomo, ma intorno alle 19 si è fermato a circa cento metri dalla stazione di Paderno. Qui i pendolari sono rimasti per circa un’ora, senza alcun annuncio. Poi, il microfono ha ricordato che era vietato scendere dal treno fuori dalle stazioni. Alcuni pendolari sono riusciti a farsi prendere con l’auto aprendo la porta di emergenza. Solo intorno alle 20 è arrivato l’annuncio che i soccorsi erano in arrivo, ma senza fornire ulteriori dettagli.
Infine, alle 20:40 è arrivato un taxi per Giovanni Cristiani, ma nessuna comunicazione o intervento è stato fatto per riportare i clienti a Milano. Questa situazione è stata definita da Vigorelli come “un’altra normale giornata del pendolare di Trenord”. Tuttavia, secondo il contratto di servizio tra Regione Lombardia e Trenord, i passeggeri dovrebbero essere informati sulle variazioni accidentali, compresi il luogo, la tratta e la durata, oltre al motivo e alle modalità operative di gestione e risoluzione. Vigorelli conclude con amarezza affermando che il controllore coincide con il controllato e che Trenord paga penali a Regione Lombardia, l’ente che detiene il 57% di Ferrovie Nord Milano e quindi è anche socia di Trenord.