La mattina di mercoledì 13 dicembre è stata caratterizzata da ritardi e cancellazioni sulla linea ferroviaria Como-Saronno-Milano. A partire dalle 6 di questa mattina, diverse corse dirette o in arrivo da Milano hanno subito ritardi fino a 20 minuti o sono state addirittura cancellate.
Il motivo di questa situazione di crisi è stato un problema alla linea ferroviaria, causato da un furto di cavi elettrici avvenuto nella stazione di Cadorago. Solo intorno alle 7, grazie all’intervento dei tecnici dell’infrastruttura ferroviaria di Ferrovie Nord, il problema è stato risolto.
Questo episodio ricorda molto quello accaduto nemmeno una settimana fa sulla linea S11, quando anche in quel caso un furto di rame ha causato numerosi ritardi e cancellazioni dei treni tra Carimate e Albate. Anche oggi, le variazioni hanno colpito alcuni dei treni più affollati negli orari di spostamento dei pendolari, sia studenti che lavoratori.
Ad esempio, il treno partito da Milano alle 5.43 ha terminato la sua corsa a Camerlata, invece che alla stazione di Como Borghi. Inoltre, sono saltati i treni in partenza da Como Borghi alle 7.10 in direzione Milano, quello partito da Milano in direzione Como Borghi alle 7.13 e infine quello previsto da Como Borghi per Milano alle 8.46.
Questi ritardi e cancellazioni hanno causato non pochi disagi a chi doveva spostarsi in quella fascia oraria, creando inevitabili ritardi anche nelle attività quotidiane di molti pendolari.
Trenord ha comunicato che sta facendo il possibile per riportare la situazione alla normalità il più presto possibile e per garantire un servizio affidabile e puntuale ai passeggeri. Tuttavia, è importante sottolineare che questi episodi di furto di cavi elettrici sono un problema che si ripete con una certa frequenza e che causa notevoli disagi per i pendolari e per la mobilità in generale.
Sarebbe auspicabile che vengano prese misure più drastiche per prevenire e contrastare questi atti di vandalismo, in modo da garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e regolare per tutti i cittadini.