Paola Fendoni, nota come la “maga di Teglio”, è stata condannata a due anni di carcere per vari reati, tra cui l’esercizio abusivo della professione di psicologa e ipnoterapeuta e l’omessa dichiarazione dei redditi. La donna avrebbe infatti omesso di dichiarare redditi per oltre 925mila euro, evadendo oltre 337mila euro di tasse. Inoltre, è stata accusata di autoriciclaggio poiché avrebbe investito parte dei proventi dell’evasione fiscale nella sua attività, come ad esempio per pagare l’affitto di una sede fittizia in Svizzera. Tuttavia, l’accusa di autoriciclaggio è stata respinta dal giudice Rattazzo. Durante l’indagine, sono stati sequestrati gioielli e contanti per un valore di 702.409 euro, trovati nella camera da letto, in altre stanze e in una cassaforte. La confisca definitiva di questi beni richiederà l’approvazione del terzo grado. Inoltre, Paola Fendoni avrebbe esercitato anche l’attività di “maga e cartomante” utilizzando numeri a tariffazione concessi da società svizzere. I suoi avvocati, Francesco Romualdi e Silvia Polinelli, presenteranno un ricorso in Appello.

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