Fiorenza Rancilio, donna di 73 anni, è stata trovata senza vita nella sua casa a Milano, presentando lesioni alla testa. La notizia ha sconvolto la città, in quanto Fiorenza era la sorella di Augusto Rancilio, il giovane sequestrato nel 1978 dall’Anonima e il cui corpo non è mai stato ritrovato.
La scoperta del corpo senza vita di Fiorenza è avvenuta nel suo appartamento in via Crocefisso, situato nel cuore della città. Al momento del ritrovamento, il figlio della donna si trovava in casa ed è stato immediatamente trasportato in ospedale in stato di choc. È stato il custode a dare l’allarme, contattando i carabinieri. Sul posto sono intervenuti gli specialisti della sezione Rilievi del nucleo investigativo, che stanno indagando sul caso come omicidio, come riportato dal Corriere della Sera.
La famiglia Rancilio è conosciuta nel settore immobiliare e non nel settore delle macchine da caffè, come erroneamente riportato in alcune notizie. Fiorenza, infatti, ricopriva il ruolo di presidente della fondazione Augusto Rancilio, che si dedica alla preservazione della memoria del fratello scomparso.
La morte di Fiorenza rappresenta un duro colpo per la famiglia Rancilio, che già aveva vissuto il dramma del sequestro di Augusto. La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile e tanti interrogativi sulle cause della sua morte. Le indagini sono ancora in corso e si spera che possano portare alla luce la verità e fare giustizia per entrambi i fratelli.
La comunità milanese si stringe attorno alla famiglia Rancilio in questo momento di profonda tristezza. Fiorenza sarà ricordata come una donna coraggiosa e determinata, che ha dedicato la sua vita alla memoria del fratello e alla lotta per la verità. La sua morte rappresenta una perdita per l’intera città, che spera di poter trovare presto delle risposte e rendere omaggio alla memoria di Augusto.