Dura presa sul gruppo di ladri nei parcheggi dei supermercati. Nella giornata di martedì 12 dicembre, la Polizia di Stato di Gallarate, dopo un’attenta attività investigativa, ha individuato e arrestato due pregiudicati stranieri in esecuzione di un mandato di custodia cautelare emesso dal giudice del Tribunale di Busto Arsizio, ritenuti responsabili di una serie di furti abili perpetrati nei parcheggi di alcuni supermercati in Lombardia e Piemonte. Le indagini sono iniziate lo scorso ottobre, quando la sezione investigativa del Commissariato di Gallarate ha preso spunto dalla denuncia di una donna che, mentre si trovava nel parcheggio di un supermercato cittadino, è stata avvicinata da una sudamericana che, distratta con una falsa richiesta di informazioni, le ha sottratto la borsa contenente soldi, bancomat e documenti. Lo stesso giorno, la donna ha integrato la denuncia riferendo che qualcuno aveva prelevato denaro utilizzando il suo bancomat appena rubato. Da quel momento, gli investigatori di polizia, approfondendo e monitorando ogni indizio utile, hanno raccolto una serie di prove grazie a mirate indagini telematiche e pedinamenti sul campo. Confrontando poi i vari risultati investigativi, il Commissariato di Gallarate è riuscito a dare un nome e un volto a tutti i membri della banda, tutti stranieri senza fissa dimora, irregolari sul territorio nazionale e pertanto già colpiti dall’ordine del Questore di lasciare l’Italia, e specializzati in una serie di furti che, con abilità, hanno commesso soprattutto nei parcheggi dei supermercati in Lombardia e Piemonte e, recentemente, in quelli di Varese, utilizzando per gli spostamenti molteplici auto noleggiate presso ignare società di autonoleggio milanesi. Una volta identificati e con una serie inequivocabile di prove, la Polizia di Gallarate ha richiesto all’autorità giudiziaria l’emissione di mandati di cattura per tutti i membri del sodalizio criminale. I membri della banda, che hanno scelto principalmente anziani e spesso indifesi per compiere i loro colpi, si trovano ora dietro le sbarre in attesa di essere giudicati per aver commesso numerosi reati di furto aggravato e ricettazione in concorso e in modo continuativo.

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