Omicidi a Milano: Un nuovo caso sconvolge la città

Milano, 14 dicembre 2203 – Un terribile omicidio ha scosso la città di Milano. Fiorenza Rancilio, ereditiera di una famiglia di immobiliaristi italo-francesi, è stata trovata senza vita nel suo attico di via Crocefisso 6. Il corpo della donna, avvolto in coperte e asciugamani, presentava una profonda ferita alla testa causata da un oggetto pesante, ancora sconosciuto. Accanto a lei, nella stanza vicina, c’era suo figlio, Guido Augusto Pozzobolini Gobbi Rancilio, affetto da disturbi psichiatrici. Al momento dell’arrivo dei carabinieri, il giovane era in uno stato di choc e non era in grado di spiegare nulla. È stato accompagnato al Policlinico, dove è stato riscontrato che aveva assunto psicofarmaci. A mezzanotte, è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.

Questo non è il primo omicidio che sconvolge Milano. Sette anni fa, la ricca vedova Nicoletta Figini, 55 anni, fu uccisa nella sua casa a Porta Venezia. Nonostante le indagini, nessun colpevole è stato individuato fino ad oggi. Secondo gli investigatori, i suoi assassini entrarono in casa mentre lei era già a letto e la picchiarono selvaggiamente. La donna fu trovata morta nel soggiorno, dove era stata trascinata. Fu legata con vestiti trovati in camera, con legacci presi da un lenzuolo e infine immobilizzata con delle catene. Durante le indagini, unico sospettato fu Gianpaolo Maisetti, socio di Nicoletta Figini in un’attività commerciale senza successo, nonché suo amante. Tuttavia, venne arrestato per pedofilia dopo che la donna scoprì la sua relazione con la figlia di 13 anni di amici comuni.

Il movente di questi omicidi resta un mistero. Gli investigatori hanno esaminato ogni aspetto della vita delle vittime, cercando collegamenti con il sesso, la droga, vendette sentimentali o economiche. Sono state avanzate molte ipotesi e seguite diverse piste, persino internazionali. Tuttavia, il fascicolo di entrambi i casi è stato archiviato senza trovare una risposta definitiva.

Purtroppo, la violenza continua a colpire Milano. Quest’anno, il 9 agosto, un figlio in preda a un delirio psicotico ha ucciso sua madre. Riccardo Guidarelli ha chiamato il 112 dopo aver commesso l’omicidio, mentre si trovava seduto sul cornicione dell’ultimo piano di un edificio in via Palanzone, a Niguarda. Gli operatori hanno cercato di tenerlo al telefono il più a lungo possibile, guadagnando tempo per l’intervento dei Vigili del fuoco. Tuttavia, Riccardo Guidarelli si è suicidato lanciandosi dal quarto piano e finendo su un’inferriata condominiale. Aveva ucciso sua madre, Maria Costantini, con una coltellata alla gola.

Milano è ancora una volta sconvolta da questi tragici eventi. La città si chiede quando e come verranno trovate le risposte a questi omicidi, che hanno lasciato una traccia indelebile nella memoria collettiva.

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