Escursionista di 58 anni trovato morto sul monte Moregallo
Un tragico incidente è avvenuto giovedì sera sul monte Moregallo, in provincia di Lecco. Un escursionista di 58 anni è stato trovato morto dopo essere precipitato per un centinaio di metri in un canalone. L’uomo era uscito per un’escursione con il suo cane e non era rientrato a casa, scatenando l’allarme dei soccorritori.
Vent’anni del Soccorso alpino si sono mobilitati per cercare l’uomo, perlustrando i sentieri della zona da Valmadrera a Canzo. È stato il cane dell’escursionista a dare l’allarme, abbaiando vicino al canalone Belasa. I soccorritori hanno quindi individuato il corpo dell’uomo, precipitato dalla cresta e giacente in fondo al canale.
L’intervento di recupero è stato molto complesso, soprattutto perché è stato effettuato al buio. Dopo aver constatato il decesso, il corpo è stato recuperato con l’ausilio di un verricello. Le squadre del Soccorso alpino sono rientrate in serata.
Durante le operazioni di soccorso, però, si è verificato un episodio molto pericoloso. Alcune persone non identificate hanno disturbato il lavoro dei soccorritori utilizzando un puntatore laser. Questo comportamento è stato denunciato dal Cnsas come inappropriato e pericoloso per la sicurezza dell’equipaggio dell’elicottero e dei soccorritori stessi.
Si tratta di un incidente che ci ricorda l’importanza di praticare l’escursionismo in modo responsabile e sicuro. È fondamentale seguire le norme di sicurezza, non affrontare percorsi troppo impegnativi senza l’adeguata preparazione e attrezzatura, e rispettare l’ambiente naturale circostante.
La montagna può essere un luogo meraviglioso da esplorare, ma è necessario sempre agire con prudenza e consapevolezza dei propri limiti. La tragedia di questo escursionista ci ricorda quanto sia importante rispettare la montagna e i suoi pericoli, per godere in sicurezza delle sue bellezze naturali.