Edoardo Mazza, ex sindaco di Seregno, esprime la sua felicità e il suo sollievo dopo la conclusione del processo derivato dall’inchiesta “Seregnopoli”. Mazza afferma di aver sempre lavorato al meglio e con onestà a vantaggio della città, e considera la sentenza come l’unica possibile, data l’inconsistenza delle accuse mosse nei suoi confronti.
Nonostante la sua convinzione, Mazza ammette che questi sei anni sono stati molto difficili per lui e la sua famiglia. Tuttavia, è riuscito a superare questa situazione e a dedicarsi nuovamente alla sua attività professionale e ai rapporti personali che aveva trascurato durante il suo impegno politico. Mazza sottolinea il sostegno ricevuto dalla popolazione come una vittoria personale.
Nonostante la sua assoluzione, Mazza si rammarica per il suo percorso politico interrotto troppo presto. Sottolinea che ha sempre lavorato con impegno per migliorare l’immagine della città, come dimostrano i riconoscimenti internazionali ricevuti. Mazza esprime il suo dispiacere anche per i funzionari coinvolti nell’inchiesta, che sono stati solo vittime di equivoci.
Mazza conclude affermando che ora è felice di avere più tempo da dedicare alla sua famiglia e agli amici, e che non pensa a un possibile ritorno in politica, almeno per il momento.
I suoi avvocati, Bertacco e De Benedetti, si dicono soddisfatti dell’assoluzione di Mazza da tutte le accuse mosse nei suoi confronti. Affermano che il processo ha confermato che Mazza non ha mai violato la legge o ricevuto vantaggi come amministratore pubblico, né ha avuto legami con la ‘ndrangheta. Tuttavia, rimane da verificare la prescrizione per l’accusa di voto di scambio elettorale.
Gli avvocati esamineranno le motivazioni della sentenza, ma ritengono che la procura non abbia confermato l’ipotesi di accuse e si sia limitata a prendere atto della prescrizione. Bertacco sottolinea che gli elementi per giudicare erano già a disposizione della procura fin dall’inizio dell’inchiesta e che questa non avrebbe dovuto comportare l’arresto, indipendentemente dalla prescrizione dell’accusa di voto di scambio elettorale.
