L’azienda Seval, nonostante le incertezze, ha deciso di continuare a lavorare dopo la seconda mail inviata dal sindaco Monica Gilardi per chiarire i contenuti dell’ordinanza con cui si sospendono le attività a seguito dell’incendio della scorsa domenica. Nonostante l’area sia stata dichiarata inagibile e posta sotto sequestro della Procura di Lecco, l’avvocato dell’azienda sostiene che per il momento si possa continuare l’attività, ma con la necessità di modificare i contenuti generici dell’ordinanza. Ciò ha portato all’invio di 700 e-mail a enti pubblici che gestiscono piazzole ecologiche per avvisarli della sospensione dell’attività di raccolta dei Raee, causando preoccupazione. Inoltre, Seval potrebbe essere costretta a chiedere la cassa integrazione per i 130 dipendenti del sito di Colico. Si attende quindi un’ordinanza circostanziata e si terrà un tavolo tecnico tra Provincia di Lecco e Arpa per discutere dell’evoluzione della vicenda. Nel frattempo, il capogruppo della minoranza “Colico di tutti” chiede le dimissioni del sindaco, affermando che l’ordinanza è stata ambigua e ha causato caos totale.

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