Una donna di Uggiate Trevano, Viviana Mazzoni, è stata condannata dalla Corte dei conti a pagare quasi un quarto di milione di euro allo Stato. Secondo la magistratura contabile, la donna avrebbe insegnato per anni senza alcuna abilitazione, presentandosi come una professoressa laureata in Lingue e letteratura straniere moderne presso l’IULM di Milano. Tuttavia, un’indagine ha rivelato che il diploma di laurea presentato da Mazzoni era contraffatto, così come un certificato di revoca della decadenza dall’iscrizione come studente. La Procura di Como ha accusato la donna di truffa e falso, inviando il caso alla Corte dei conti per valutare la sua posizione contabile. I magistrati milanesi hanno scoperto che Mazzoni non aveva neppure conseguito il diploma magistrale alle Canossiane, come da lei affermato, e che aveva iniziato a insegnare vent’anni fa grazie a una brevissima supplenza. La Corte dei conti ha condannato la donna a pagare 247.673 euro come restituzione degli stipendi indebitamente percepiti. La prossima settimana Mazzoni dovrà comparire davanti al giudice delle udienze preliminari di Como per rispondere delle accuse di truffa e falso.