La provincia di Como ha introdotto il primo braccialetto elettronico anti stalking a Porlezza, applicato alla caviglia di un operaio di 46 anni. L’uomo non aveva accettato la fine del suo matrimonio e aveva continuato ad infastidire la sua ex moglie con azioni disturbanti. Negli ultimi tempi, la situazione si era aggravata perché l’uomo aveva scoperto che la donna aveva iniziato una nuova relazione. La presenza dell’uomo era diventata sempre più ossessiva e persecutoria. La donna, non sopportando più le molestie, ha denunciato il tutto ai carabinieri di Porlezza, che hanno poi segnalato il caso alla Procura.

Venerdì, il Gip di Como ha emesso una misura cautelare che prevede l’applicazione del braccialetto elettronico anti stalking alla caviglia dell’indagato. Questo dispositivo, uno dei 928 messi a disposizione dal Ministero, funziona in modo diverso rispetto al tradizionale braccialetto utilizzato per gli arresti domiciliari. Mentre quest’ultimo segnala l’allontanamento dal domicilio, il braccialetto anti stalking segnala l’avvicinamento eccessivo alla vittima. La donna è dotata di un sensore che si attiva quando il braccialetto si trova a meno di 500 metri di distanza. In quel momento, l’allarme viene inviato ai carabinieri di Porlezza, che possono intervenire tempestivamente.

Questa soluzione, senza interferire con la vita personale e lavorativa dell’indagato e della vittima, crea una sorta di muro che impedisce ogni forma di contatto, anche visivo. In questo modo, si evitano le situazioni inquietanti in cui la vittima viene disturbata silenziosamente nei luoghi che frequenta. Il braccialetto elettronico anti stalking rappresenta quindi uno strumento efficace per proteggere le vittime e garantire la loro sicurezza.

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