Smantellata una rete di traffico internazionale di ossicodone tra Italia e Stati Uniti, con l’arresto di otto persone coinvolte nell’attività criminale. Le indagini sono state condotte dal Nucleo Investigativo Carabinieri di Pavia e dal Nas di Cremona, sotto la direzione del sostituto procuratore di Pavia Roberto Valli.

L’ossicodone, un medicinale usato come stupefacente, è stato il protagonista di questa rete di spaccio che coinvolgeva gli Stati Uniti. Questa sostanza, appartenente alla famiglia degli oppioidi e inizialmente commercializzata come OxyContin, è stata responsabile di una grave crisi di dipendenza negli Stati Uniti, con oltre 100mila morti per overdose nel solo anno tra il 2020 e il 2021.

I membri della rete criminale rubavano ricettari e timbri medici dagli ospedali di diverse città italiane, tra cui Bergamo, Lodi, Milano, Voghera e Pavia. Successivamente, falsificavano le prescrizioni mediche e si recavano in oltre 55 farmacie lombarde per richiedere il farmaco OxyContin. I carabinieri hanno scoperto che oltre 500 prescrizioni mediche erano state falsificate dai malviventi.

Per evitare sospetti da parte dei farmacisti, i membri della rete avevano un complice che rispondeva alle chiamate dei farmacisti fingendo di essere il medico curante. In questo modo, riuscivano ad ottenere il farmaco senza problemi.

Una volta accumulata una grande quantità di OxyContin, circa mille pastiglie, i malviventi spedivano il pacco negli Stati Uniti, principalmente nella zona di Boston, utilizzando i corrieri di spedizione. Le pastiglie venivano poi smerciate al dettaglio sul mercato americano.

Il guadagno derivante da questa attività criminale era molto elevato, considerando che il farmaco veniva ottenuto gratuitamente in Italia grazie alle false prescrizioni e poi venduto a prezzi elevati negli Stati Uniti. Ogni pastiglia da 80 mg veniva venduta a 80-100 dollari americani, generando ricavi per migliaia di dollari. Complessivamente, sono state spedite oltre 20.000 pastiglie, con un guadagno che supera il milione e mezzo di dollari.

Le forze dell’ordine italiane hanno collaborato con le autorità americane per smantellare questa rete di traffico internazionale. L’operazione ha portato all’arresto di otto persone, di cui tre italiane, due sudamericane e un nordafricano, residenti nelle province di Pavia e Rimini. Tuttavia, due dei soggetti coinvolti sono ancora latitanti e le ricerche per il loro arresto sono in corso.

Questa operazione rappresenta un importante successo nella lotta al traffico di sostanze stupefacenti e si prevedono ulteriori sviluppi con gruppi criminali in altre zone d’Italia. Gli investigatori ritengono che questa sia solo la punta dell’iceberg e che ci siano ancora molte reti di traffico internazionale da smantellare.

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