Tragedia in montagna: un alpinista trovato senza vita sul monte Moregallo
Una tragedia si è verificata sul monte Moregallo, dove Leopoldo Bonacina, un esperto alpinista di 58 anni e membro dell’Osa Valmadrera, è stato ritrovato senza vita dai soccorritori. Secondo quanto riportato dal sito LeccoToday, l’uomo era salito in quota accompagnato dal suo cane, ma il mancato ritorno ha generato l’allarme.
L’Agenzia regionale emergenza urgenza (Areu) ha inviato un mezzo aereo dalla base di Villa Guardia, mentre da terra sono intervenuti i tecnici del Soccorso alpino del Triangolo Lariano, i carabinieri e i vigili del fuoco. Le operazioni di ricerca sono state complesse e hanno coinvolto diverse squadre specializzate.
Il cane dell’alpinista ha svolto un ruolo cruciale nell’allertare gli operatori. È stato avvistato mentre abbaiava nella zona del canalone Belasa, permettendo così ai soccorritori di localizzare l’uomo nonostante l’oscurità. Purtroppo, Bonacina è precipitato per circa un centinaio di metri dalla cresta e giaceva in fondo al canale.
Durante le operazioni di soccorso, si sono verificati disturbi da parte di individui non identificati, che hanno utilizzato un puntatore laser. Questo comportamento è stato definito inappropriato dal Cnsas, poiché mette a rischio la sicurezza dell’equipaggio dell’elicottero e crea disagio per i soccorritori. Si tratta di un atto che va assolutamente evitato.
L’intervento dei soccorritori è stato estremamente complesso, ma alla fine il corpo di Bonacina è stato recuperato e le squadre hanno fatto ritorno alla base poco prima delle 22. È una triste notizia che ci ricorda quanto sia pericoloso praticare l’alpinismo, anche per gli esperti.
La comunità dell’alpinismo e non solo si stringe attorno alla famiglia di Bonacina in questo momento di dolore. È importante ricordare sempre l’importanza della sicurezza e dell’attrezzatura adeguata durante l’alpinismo, così come il rispetto per i soccorritori che si mettono in pericolo per salvare vite umane.
