Un giovane di 25 anni è finito davanti al giudice dopo l’ennesimo episodio di violenza avvenuto in stazione a Calolziocorte. Il prefetto ha indicato lo scalo ferroviario come uno dei punti critici del territorio.

Brahim Zrour, un tunisino di 25 anni residente a Lecco, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale dopo aver aggredito un carabiniere. Il giudice del Tribunale di Lecco, Gianluca Piantadosi, ha convalidato l’arresto imponendo a Zrour l’obbligo di firma per tre giorni alla settimana. La Procura ha chiesto il divieto di dimora in città, ma la richiesta è stata respinta.

Durante l’udienza, i carabinieri hanno raccontato di essere intervenuti in stazione a seguito di una segnalazione di litigio tra tre persone. Quando sono arrivati, Zrour avrebbe colpito una delle persone coinvolte. Per cercare di fuggire, avrebbe strattonato e colpito con un pugno allo stomaco uno dei carabinieri, ma è stato subito bloccato e arrestato. In tribunale, Zrour ha negato ogni responsabilità.

Questo episodio riporta l’attenzione sulla questione della sicurezza nella zona della stazione di Calolziocorte, che da tempo è teatro di continui episodi di violenza. Il caso più grave è stato l’omicidio di Malcom Mazou Darga, un giovane di 23 anni del Burkina Faso, avvenuto ad agosto. Le indagini sull’assassino, Haruna Guebre, anche lui tunisino, sono ancora in corso.

Il prefetto Sergio Pomponio ha confermato che la stazione di Calolziocorte, insieme a quella di Lecco, è uno dei punti critici del territorio provinciale, nel suo discorso di fine anno sulla sicurezza urbana lecchese.

Questo non è il primo processo per Zrour. Il prossimo 26 gennaio comparirà in tribunale per lesioni aggravate per un’altra presunta aggressione avvenuta a Malgrate nell’agosto dell’anno scorso. In passato è stato condannato a un anno e due mesi per una violenta rissa in cui sono rimasti feriti due agenti di polizia e un’ambulanza è stata danneggiata.

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