Un albero di Natale per ricordare e chiedere giustizia. Al cimitero Vantiniano di Brescia, alcune famiglie e esponenti politici della minoranza consiliare si sono riuniti per commemorare i bambini mai nati e chiedere che venga fatta luce su quanto accaduto. La sofferenza dei genitori è immensa e non si placherà fino a quando non verrà fatta giustizia. Attualmente, si sta aspettando una risposta dal tribunale e, nel caso non sia positiva, si continuerà a lottare in ogni sede per ottenere giustizia. Ogni anno, queste famiglie mettevano regali di Natale sulle tombe dei loro bambini, ma ora non sanno neanche dove siano finiti i resti dei loro piccoli. Hanno chiesto un tavolo di confronto e un monumento, ma non hanno mai ricevuto risposte. Continueranno a lottare non solo per loro stessi, ma anche per i loro bambini.

La vicenda è emersa quando i genitori dei “bimbi mai nati” sono venuti a conoscenza dell’esumazione solo dopo l’intervento del Comune di Brescia. I fatti contestati si sono verificati tra il 26 maggio 2021, giorno in cui è stato affisso l’avviso di esumazione delle circa 2.500 tombe, e il 24 novembre dello stesso anno, quando le famiglie hanno scoperto la rimozione. Secondo la procura, l’avviso di esumazione è stato emesso in contrasto con le necessità stabilite e la riesumazione è stata disposta prima della scadenza prevista dal Regolamento regionale.

Attualmente, due funzionarie di Palazzo Loggia sono indagate per violazione di sepolcro e vilipendio di tombe e cadaveri in concorso. L’inchiesta si avvia verso la conclusione e il sostituto procuratore dovrà decidere se esercitare l’azione penale o chiedere l’archiviazione.

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