Una situazione incredibile si è verificata oggi a Milano. Un uomo si è sentito male sul marciapiede di corso Buenos Aires, ma l’ambulanza e l’automedica hanno faticato a raggiungerlo a causa del traffico intenso sulla strada. Le auto incolonnate non potevano creare un varco a causa del cordolo in cemento della pista ciclabile. Questa storia è stata raccontata da Gabriel Meghnagi, presidente dell’Associazione di via “Ascobaires” e vice presidente di Unione Confcommercio – incaricato di presiedere la rete associativa delle vie milanesi con il coordinamento dei distretti urbani del commercio di Milano.

Meghnagi ha definito questa vicenda come “pazzesca”, sottolineando che l’ambulanza non riusciva ad arrivare a causa della strada bloccata da entrambi i lati. Una pattuglia della polizia locale è intervenuta cercando di spostare le auto il più possibile, ma l’ambulanza è rimasta bloccata e non poteva nemmeno raggiungerla il soccorso medico. Questo evento ripropone il problema di rendere praticabile una delle principali arterie di scorrimento di Milano, almeno per i mezzi di soccorso come ambulanze e vigili del fuoco.

Meghnagi ha suggerito una possibile soluzione: creare una pista ciclabile in doppio senso, eliminando i parcheggi, ma lasciando una corsia centrale per i mezzi di soccorso. In questo modo, anche se la polizia locale interviene per spostare le auto, i vigili del fuoco potrebbero raggiungere l’incendio. Secondo Meghnagi, la pedonalizzazione non può essere la soluzione.

Questa situazione mette in luce l’importanza di garantire la viabilità per i mezzi di soccorso nelle città, al fine di garantire tempestività ed efficacia nelle operazioni di salvataggio. È necessario trovare soluzioni che tengano conto delle diverse esigenze della città, senza penalizzare né il traffico né la sicurezza dei cittadini. Speriamo che questa vicenda possa portare a una riflessione e a un’azione concreta per migliorare la viabilità di Milano.

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