Una sentenza storica è stata emessa dalla Cassazione in favore di una piccola azienda lariana con soli 130 dipendenti, che ha sconfitto una multinazionale tedesca con 1700 lavoratori. La vicenda riguarda una causa di concorrenza sleale tra la Stamperia Carcano, specializzata nella produzione di sistemi di sollevamento e ancoraggio, e il Gruppo Rud, uno dei leader mondiali nel settore.

Il motivo della disputa è un piccolo anello in acciaio chiamato “golfare Starpoint”. Nel 2017, la Stamperia Carcano ha accusato la Rud Ketten Rieger & Dietz di aver compiuto atti di concorrenza sleale e pratiche commerciali ingannevoli con la commercializzazione di questi anelli. La controversia riguardava il periodo tra il 2009 e il 2014 e si basava sul fatto che i “golfari” commercializzati dalla Rud presentavano un simbolo di certificazione scaduto.

Il Tribunale di Como ha condannato la Rud, ma ha anche dato ragione in parte alla Carcano, sostenendo che avevano commercializzato un altro anello senza alcuna certificazione. In appello, però, la società comasca ha vinto su tutta la linea. Una nuova consulenza ha stabilito che la concorrenza sleale della Rud riguardava tutta la gamma dei “golfari Starpoint” e che il danno aveva coinvolto non solo il mercato italiano, ma anche quello comunitario.

Di conseguenza, la multinazionale tedesca è stata condannata a pagare 220mila euro di risarcimento danni alla Carcano, oltre a rivalutazioni monetarie, interessi legali e costi legali. La Cassazione ha respinto il ricorso della Rud, dando definitivamente ragione all’azienda comasca.

Questa sentenza rappresenta una vittoria per il “piccolo” gioiello della meccanica comasca, dimostrando che anche le aziende più grandi e potenti possono essere sconfitte quando si tratta di concorrenza sleale.

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