Guerra in Ucraina: Il Boeing 777-300 lascia il paese dopo un anno

Il Boeing 777-300, registrato come Ur-Azr e di proprietà di AerCap, è finalmente riuscito a lasciare l’Ucraina dopo essere rimasto bloccato nel paese a causa della guerra. L’aereo commerciale era rimasto bloccato a Kiev, impossibilitato a decollare a causa degli scontri e dei bombardamenti. Dopo oltre un anno di attesa, è finalmente avvenuta l’evacuazione.

Il decollo del Boeing è avvenuto il 19 dicembre, segnando il primo volo dopo diversi mesi di chiusura dello spazio aereo ucraino per motivi di sicurezza. Il decollo è avvenuto in gran silenzio, con i transponder spenti, per evitare di essere intercettati dalle forze russe o colpiti accidentalmente dai soldati ucraini.

Il Boeing, utilizzato di solito per i voli intercontinentali, ha lasciato l’aeroporto di Boryspil a Kiev senza passeggeri o merci a bordo. I piloti hanno dovuto volare in modalità Vfr, senza l’aiuto dei controllori di volo ucraini. Il percorso è stato lineare, sorvolando l’Ucraina e raggiungendo il confine con la Romania.

Una volta raggiunta la Romania, l’aereo ha riattivato i sistemi di navigazione e ha proceduto verso l’Italia a 740 chilometri all’ora. Eurocontrol, l’agenzia europea che vigila sui cieli dell’Europa, ha autorizzato il percorso del velivolo. Dopo aver contattato i centri di controllo d’area di Padova e Milano, il Boeing ha lasciato l’Italia e alle 11:55 è atterrato allo scalo di Tarbes-Lourdes-Pirenei, in Francia.

Il Boeing in questione vale circa 36 milioni di dollari ed è il quinto aereo che è riuscito a fuggire dalla guerra in Ucraina. Ci sono ancora decine di altri jet e aerei bloccati nel paese, in quei pochi aeroporti scampati alla furia del conflitto.

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