La sentenza emessa questa mattina per il delitto avvenuto il 30 ottobre 2022 ha condannato Vittorio Belotti a quattordici anni di carcere per omicidio volontario con le circostanze attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante dei futili motivi. Tuttavia, è stato assolto per la guida sotto l’effetto di cocaina. Belotti, un operaio cinquantenne di Montello, era stato accusato di aver ucciso Walter Monguzzi, agente di commercio di Osio Sotto, dopo un breve diverbio avuto a un semaforo rosso. Secondo l’accusa, Belotti avrebbe speronato Monguzzi con la sua Fiat Panda nera e poi l’avrebbe abbandonato agonizzante sull’asfalto.
Alla lettura della sentenza erano presenti in aula Belotti, che si trova agli arresti domiciliari, e la figlia della vittima, Martina Monguzzi, parte civile. Belotti si è allontanato per primo con la moglie, mentre Martina si è sciolta in un pianto liberatorio. L’avvocato di Belotti si è detto soddisfatto dell’esito del processo, sostenendo che sono state provate le argomentazioni difensive e che la pena comminata scrive una pagina di giustizia per questo caso delicato.
La pm aveva chiesto una condanna a 24 anni di carcere per Belotti, ma la sentenza ha stabilito una pena inferiore. Fra 90 giorni saranno comunicate le motivazioni della sentenza e, molto probabilmente, seguirà un appello.
L’accusa ha basato la sua tesi sulle testimonianze dei presenti e sui filmati delle telecamere, anche se questi non hanno registrato l’impatto. Secondo l’accusa, Belotti avrebbe speronato Monguzzi assumendosi il rischio che potesse rimanere ferito. La difesa, invece, ha sollevato dubbi su questo punto, sostenendo che l’automobilista che ha investito Monguzzi viaggiava a una velocità superiore al limite.
In ogni caso, la sentenza ha stabilito la colpevolezza di Belotti per omicidio volontario con le attenuanti generiche prevalenti sull’aggravante dei futili motivi. Martina Monguzzi riceverà un risarcimento da stabilire in sede civile.
Questa sentenza pone fine a un caso molto delicato dal punto di vista giuridico, ma è probabile che ci siano ancora sviluppi futuri. Ora toccherà all’appello decidere se confermare o modificare la sentenza.