Legnano – Prendono un taxi, si fanno portare alla destinazione richiesta ma poi si allontanano senza pagare la corsa. È successo tre volte in pochi mesi a Legnano: in due di queste, i protagonisti sono gli stessi.
L’ultimo episodio risale a ieri sera, martedì 19 dicembre, quando alla centrale operativa della polizia è arrivata intorno alle ore 20.00 una richiesta di intervento da un tassista in via Diaz: il cliente che si era fatto portare fin lì dall’aeroporto di Malpensa era sceso dall’auto senza pagare i 65 euro della corsa. Gli agenti lo hanno rintracciato all’interno dell’istituto scolastico superiore “Antonio Bernocchi”, a quell’ora aperto per i corsi serali, dove aveva tentato di nascondersi.
È così finito indagato per insolvenza fraudolenta un italiano di 34 anni senza fissa dimora, con a carico un procedimento penale avviato a Novara. L’uomo è stato anche trovato in possesso di cocaina ad uso personale e quindi sanzionato come prevede la legge in materia di stupefacenti.
Nei mesi scorsi, l’espediente della corsa in taxi a scrocco è stato tentato due volte da una coppia, un 54enne di Legnano e una donna di 36 anni abitante a Busto Arsizio, entrambi noti alla polizia. Per una coincidenza, i due si sono serviti entrambe le volte dello stesso taxi.
In settembre l’uomo era salito a Legnano chiedendo di essere portato a Milano dopo essere passato da Busto a far salire sull’auto anche la donna. A garanzia dell’autista, i due avevano mostrato una carta di pagamento ricaricabile. Portati a destinazione, avrebbero dovuto pagare 190 euro ma il credito sulla carta era insufficiente: così, con la scusa di chiedere i contanti da loro conoscenti lì vicino, erano scesi, salvo poi correre via e far perdere le proprie tracce.
Il colpo è stato ritentato con successo alla fine di novembre, ai danni dello stesso tassista, che li ha riconosciuti solo in un secondo momento. Le indagini seguite alla sua denuncia hanno permesso di identificare i due, ripresi anche dalle immagini delle telecamere a bordo del taxi.
