Processo per sequestro e violenza a Luino: i sospetti agli arresti domiciliari

Due uomini, un 36enne e un 35enne, sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa del processo per il sequestro e la violenza avvenuta a Luino lo scorso 11 marzo. I due imputati, rappresentati dagli avvocati Corrado Viazzo e Paola Bardelli, sono accusati di aver aggredito violentemente due giovani, un 19enne tunisino e un 27enne italiano, al fine di recuperare delle dosi di cocaina.

Nonostante le violenze subite dai due ragazzi, la droga non è stata trovata addosso alle vittime. Uno dei giovani è stato costretto a spogliarsi e a subire una perquisizione all’interno dell’appartamento di uno degli imputati. Successivamente, i carabinieri hanno trovato circa settanta grammi della stessa sostanza all’interno di quella stessa abitazione.

Gli imputati sono accusati di spaccio, lesioni, sequestro di persona ed estorsione. Infatti, avrebbero cercato di recuperare dai giovani i soldi corrispondenti al valore della droga scomparsa, ottenendo soltanto 20 euro. Il processo si svolgerà con rito abbreviato e il verdetto sarà emesso dopo l’audizione di un testimone chiave davanti al giudice dell’udienza preliminare.

Si tratta di una donna che avrebbe assistito al pestaggio dei due ragazzi e che potrebbe fornire importanti dettagli sulla dinamica dell’accaduto. La sua testimonianza sarà fondamentale per fare chiarezza su quanto avvenuto quel giorno a Luino. Adesso, i due imputati dovranno attendere il processo ai domiciliari, nella speranza di trovare una soluzione a questa vicenda.

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