La sentenza è stata emessa per un caso che ha avuto inizio come una banale lite a un semaforo il 30 ottobre 2022 a Montello e che è culminato con la morte del motociclista, travolto da un’auto Bmw proveniente dalla corsia opposta. Di fronte alla corte d’assise sono stati ricostruiti i fatti di quella mattina, che hanno portato alla tragica fine del motociclista. Secondo l’accusa, il 50enne avrebbe deliberatamente speronato Walter Monguzzi, 55 anni, di Osio Sotto, che era alla guida di una Bmw Gs 1200, dopo una lite al semaforo di via Papa Giovanni a Montello. Il motociclista era caduto nella corsia opposta ed era stato investito e ucciso da un’auto Bmw M4. Il legale dell’imputato, davanti alla corte presieduta dal giudice Giovanni Petillo, lo scorso novembre ha ricostruito gli eventi di quei tre-quattro secondi, durante i quali la telecamera della zona non ha registrato nulla. Ha utilizzato le testimonianze di altri due testimoni (quindi non solo quella della donna alla guida dell’auto dietro a quella dell’imputato) e le valutazioni del medico legale, secondo il quale “se l’auto non fosse sopraggiunta, le conseguenze non sarebbero state queste”, e il fatto che l’auto Bmw che ha travolto la vittima viaggiava al di sopra dei limiti di velocità. Oltre al comportamento della vittima stessa, che “voleva continuare la discussione” dopo la lite al semaforo. Per l’imputato, l’accusa aveva richiesto una condanna a 24 anni: la sentenza del lunedì 18 dicembre è stata di 14 anni.

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