La condanna per un grave reato di violenza sessuale è stata ribaltata dalla corte, che ha assolto Hamza Elayar e un secondo imputato. Ora, Elayar cerca di ricostruire la sua vita, trovando un lavoro e avviando le procedure per la regolarizzazione. Nel frattempo, i suoi avvocati stanno preparando una richiesta di indennizzo per ingiusta detenzione, per rivalersi sullo Stato. È stato un percorso complesso, che ha coinvolto l’interrogatorio da parte dei giudici e tutte le attività investigative. La richiesta di indennizzo è ancora indefinita, ma si basa su un parametro standard di 240 euro al giorno per ingiusta detenzione. Gli avvocati chiedono anche un aumento di tale importo a causa della giovane età del loro cliente e dell’attenzione mediatica che il caso ha ricevuto. Elayar si è sempre dichiarato innocente e ha contribuito a identificare i veri responsabili, riconosciuti poi in aula dalle vittime. Il processo per l’indennizzo sarà lungo e i giudici dovranno valutare il periodo di custodia cautelare trascorso in carcere. Anche il secondo imputato sta valutando la possibilità di richiedere un indennizzo, anche se potrebbe essere più difficile per lui a causa di alcune affermazioni fatte durante l’interrogatorio.

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