Il Comune di Busto Arsizio ha subito un altro colpo nelle aule di giustizia riguardo al caso dei derivati. Questa volta è stato il Tribunale di Milano a respingere la richiesta dell’amministrazione bustocca di non riconoscere in Italia la sentenza emessa dalla High Court of Justice di Londra, che aveva confermato i contratti derivati sottoscritti dal Comune con Deutsche Bank per lo swap del debito.
Il Comune ha già affrontato un lungo contenzioso, che ha comportato spese legali di oltre 4 milioni di euro per resistere davanti alla giustizia britannica. La strategia di spostare il caso da Londra a Milano, con una causa per il disconoscimento della sentenza della High Court of Justice, non ha dato i risultati sperati, almeno per il momento. Il ricorso del Comune di Busto Arsizio non è stato accolto, dando ragione ancora una volta a Deutsche Bank, assistita dallo studio legale Bonelli Erede di Milano.
Il Comune sosteneva che il riconoscimento della sentenza inglese fosse contrario all’ordine pubblico italiano, ma il Tribunale di Milano ha respinto questa tesi, confermando la riconoscibilità della sentenza della High Court of Justice in Italia. La sentenza inglese aveva a sua volta confermato la piena validità dei contratti derivati sottoscritti da Deutsche Bank con il Comune nel 2007, che ancora oggi comportano un costo di almeno un milione di euro all’anno di differenziali negativi da pagare all’istituto di credito fino al 2031, per coprire l’operazione di swap effettuata all’epoca per alleggerire il peso dei mutui dell’ente.