Il Comune di Cremona ha raggiunto un accordo di risarcimento con la compagnia petrolifera Tamoil a seguito di una causa civile per danni, soprattutto d’immagine, causati dall’inquinamento. L’avvocato del Comune, Alessio Romanelli, si è dichiarato soddisfatto dell’importo proposto dal giudice a conclusione dell’istruttoria, anche se avrebbe preferito una cifra più alta. Finora, il Comune ha già ricevuto 2,4 milioni di euro, di cui un milione era stato versato in precedenza come provvisionale dopo la sentenza di condanna penale. Romanelli ha spiegato che rifiutare l’importo avrebbe comportato la continuazione della causa, con un esito incerto e il rischio di ulteriori ritardi e incertezze, come ad esempio il possibile pagamento delle spese legali. Tuttavia, il centrodestra cremonese ha espresso un duro giudizio sulla decisione del sindaco di Cremona. I consiglieri di opposizione hanno criticato il fatto che il sindaco abbia accettato un risarcimento di 1,4 milioni di euro, pari al 3,5% dell’importo originariamente richiesto, senza consultare preventivamente il Consiglio Comunale. Hanno definito questa decisione una “Caporetto” e hanno depositato un’interrogazione per ottenere chiarimenti sull’intera operazione. Chiedono al Comune di fornire spiegazioni sulle valutazioni tecniche ed economiche che hanno portato alla richiesta di 40 milioni di euro di risarcimento, sulla congruità dell’importo di 1,4 milioni di euro accettato e sulle differenze di valutazione che sono intervenute durante il procedimento. Chiedono anche perché il sindaco abbia deciso di accettare la transazione senza consultare il Consiglio Comunale e ridurre così significativamente le aspettative.

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