Un uomo di 40 anni è stato arrestato dalla Squadra Mobile della Questura di Mantova per maltrattamenti e lesioni personali aggravate ai danni della sua compagna. La vittima è stata sottoposta a continui abusi, sia sul posto di lavoro che nella vita privata. L’uomo la controllava costantemente sul lavoro, raggiungendola più volte al giorno e insultandola davanti ai colleghi. Inoltre, inviava messaggi diffamatori ai suoi amici e conoscenti, la insultava e la minacciava. Non contento, la picchiava, tirava i capelli e la spingeva contro il muro, causandole persino un trauma cranico che ha richiesto cure ospedaliere.

Grazie alle indagini della Squadra Mobile, è emersa una nuova vicenda di violenza di genere, che si è protratta per mesi a discapito della donna. Finalmente, ora sembra che la vittima sia riuscita a uscire dalla spirale di violenza grazie all’arresto del suo compagno. Questa storia ricorda in qualche modo il tragico caso di Vanessa Ballan, uccisa dal suo compagno nel Trevigiano. Anche in quel caso, l’uomo la raggiungeva più volte al giorno sul luogo di lavoro per tenerla sotto controllo.

La Squadra Mobile di Mantova ha ricostruito una situazione estremamente grave di abusi subiti dalla vittima: botte, insulti, offese, diffamazioni e tentativi di controllo anche sul posto di lavoro. L’uomo è stato arrestato e si trova attualmente agli arresti domiciliari in una diversa abitazione rispetto a quella della vittima.

È importante che queste storie di violenza vengano portate alla luce e che si faccia tutto il possibile per proteggere le vittime e punire i responsabili. La violenza di genere è un problema diffuso che richiede un impegno costante da parte di tutta la società per essere contrastato. Speriamo che casi come questi servano da monito per sensibilizzare l’opinione pubblica e promuovere una cultura di rispetto e uguaglianza.

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