Aumento dei virus respiratori: come proteggere il nostro sistema immunitario
In questa stagione è consueto assistere ad un aumento dei virus respiratori e delle sindromi simil-influenzali. Nell’ultima settimana, ben 883mila italiani sono stati colpiti da questi virus, il 25% in più rispetto alla settimana precedente. Tra i virus, quelli influenzali sono responsabili del 22% delle infezioni, come riportato dal rapporto RespiVirNet.
L’influenza sta aumentando in tutte le regioni, con sei di esse (Piemonte, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Toscana, Marche) che hanno raggiunto una soglia di incidenza elevata. In Campania, invece, siamo al livello molto alto, con oltre 19 casi per mille assistiti. L’unica regione con un’incidenza molto bassa è la Basilicata, con meno di 3,9 casi per mille.
Quest’anno sembra esserci una maggiore diffusione dei virus respiratori. Ma è davvero così? Perché quest’anno ci ammaliamo continuamente? A queste domande ha risposto Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università Statale di Milano. Il freddo intenso riduce la capacità delle nostre difese immunitarie, soprattutto sulle vie respiratorie. Il freddo, ma soprattutto il brusco passaggio dal freddo all’ambiente caldo, blocca la clearance mucociliare.
La clearance mucociliare è uno dei meccanismi di protezione delle vie respiratorie. Si tratta di un continuo “lavaggio e rinnovo” del muco prodotto nei bronchioli. Le ciglia vibratili presenti sulle vie respiratorie svolgono un’azione simile a una paletta che rinnova questa “vernicetta appiccicosa”. Lo sbalzo termico ferma le ciglia vibratili, il muco non viene rinnovato e il virus penetra.
Ma perché ci ammaliamo di più in inverno? Principalmente perché il freddo ha un’azione indiretta di riduzione delle difese immunitarie, rallentando la circolazione del sangue e il rinnovo dei linfociti. Inoltre, trascorriamo più tempo in ambienti chiusi e poco ventilati.
Forse quest’anno siamo tornati alle abitudini precedenti all’era del Covid? Siamo ormai in un’epoca di “nuova normalità”, con una ripresa totale e un’attenzione ridotta alle disposizioni che limitavano la diffusione delle infezioni respiratorie. Il fatto che nessuno si vaccini più sembra un segnale di disattenzione. C’è una tendenza a dimenticare quelle precauzioni.
La facilità di ammalarsi potrebbe dipendere anche dal fatto che le persone sono state meno a contatto con i virus nei Paesi asiatici? Sì, in un certo senso stiamo “recuperando” gli anni persi, soprattutto per i bambini che prendevano in modo “diluito” alcune patologie respiratorie.
C’è effettivamente un aumento delle infezioni quest’anno? C’è una stagione influenzale impegnativa, simile a quella dell’anno scorso, ma ci sono anche molti contagi di altri virus (come il Covid) che sono stati “declassati” perché nella maggior parte dei casi non causano grossi problemi.
Possiamo stilare una classifica dei virus che causano più problemi al pronto soccorso? Sicuramente il virus respiratorio sinciziale è uno dei principali protagonisti, seguito dal micoplasma pneumoniae nei bambini. Ci sono 263 tipi e sottotipi di virus respiratori, oltre ad una notevole presenza di Covid in termini quantitativi.
Avere o aver avuto il Covid o altre infezioni può indebolire ulteriormente il nostro sistema immunitario? Sì, le infezioni respiratorie precedenti possono peggiorare la risposta ad altri virus, facilitando una successiva infezione. Anche i batteri, come lo streptococco pneumoniae, si diffondono meglio grazie ad una precedente infezione che abbassa le difese immunitarie.
Come possiamo prevenire le infezioni? È importante seguire un’alimentazione sana e bilanciata. Dobbiamo rinunciare al fumo e, eventualmente, assumere vitamina B12 o vitamina C (che ha un’azione antinfiammatoria e stimola il sistema immunitario). Dobbiamo anche fare attenzione agli sbalzi termici, coprendo bocca e naso con cappello e sciarpa. È fondamentale indossare abiti a strati per proteggerci adeguatamente. Inoltre, dobbiamo rispettare le regole di protezione, come l’uso delle mascherine e la ventilazione degli ambienti. Infine, è consigliata la vaccinazione. Per essere sereni, dobbiamo proteggere i più fragili e gli anziani con la vaccinazione e fare loro il tampone per poter utilizzare, se necessario, il farmaco antivirale contro il Covid.