Un branco di cervi ha causato danni significativi a un’azienda agricola a Porlezza. Piergiuseppe Mazza, il proprietario dell’azienda, ha raccontato di come almeno una ventina di cervi abbiano invaso il centro del paese, distruggendo il suo recinto e danneggiando le sue piante di mirtilli. Mazza si è detto dispiaciuto e arrabbiato non solo con gli animali, ma anche con le istituzioni preposte.

Secondo l’imprenditore agricolo, le norme attuali non gli permettono di mettere recinzioni sicure con pali di metallo nel suo terreno, ma gli impongono recinti con pali di legno che non sono sufficienti a contenere un branco di cervi in corsa. Mazza ha chiesto chiarezza da parte dei politici sulle misure che intendono adottare, sottolineando che le attività agricole diventano sempre più difficili in queste condizioni. Ha anche affermato che molti altri agricoltori della zona hanno rinunciato e che potrebbe essere costretto a fare lo stesso se la situazione non cambia.

Recentemente, il consigliere regionale Angelo Orsenigo ha chiesto alla Giunta di garantire maggiori ristori agli agricoltori danneggiati dalla fauna selvatica. Ha sottolineato l’importanza di agire anche per motivi di sicurezza, considerando l’aumento degli incidenti causati dai cervi. Orsenigo ha promesso di vigilare affinché gli impegni presi vengano concretizzati.

La situazione rappresenta una sfida per la Regione Lombardia, che deve svolgere un ruolo centrale nella protezione del territorio e delle attività produttive nella zona del Lago di Como. È necessario trovare soluzioni concrete per gestire la fauna selvatica e garantire la sicurezza degli agricoltori e dei cittadini.

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