Milano: Un’allarmante crescita di violenze sessuali

Milano, una città conosciuta per il suo lusso e le sue promesse, è diventata il teatro di un brutale episodio di abuso sessuale. Una giovane ragazza, originaria del Maghreb, è stata aggredita in piazza Scala da un aggressore di origine nordafricana. Le sue mani si sono spinte ovunque, rovistando con brutalità nelle parti intime della ragazza, mentre la minacciava in arabo. Fortunatamente, un’addetta del Mc Donald’s ha intuito la paura della ragazza e le intenzioni orribili dell’aggressore, evitando così una possibile tragedia.

Purtroppo, queste violenze sessuali non sono un caso isolato a Milano. Molestie, palpeggiamenti e aggressioni per strada sono all’ordine del giorno. Gli stupri aberranti segnano la vita delle vittime e alimentano la paura di chi deve muoversi di sera e non si sente più sicuro. Solo lo scorso aprile, una turista straniera è stata presa nei giardini di Duca D’Aosta e successivamente picchiata e violentata nell’ascensore della stazione da un marocchino che bivaccava nel piazzale. La piazza del Duomo, che stava festeggiando il Capodanno del 2021, è diventata una trappola infernale per le giovani ragazze, circondate e aggredite da una furia cieca e bestiale.

La tirannia del politicamente corretto ci impedisce di dire che la maggior parte di queste aggressioni sessuali per strada sono commesse da extracomunitari. Secondo la sinistra, sottolineare la nazionalità degli aggressori è un’interpretazione di destra e il crimine non è colpa di chi delinque, ma di un fallimentare modello di integrazione.

Ma i dati parlano da soli. Secondo le forze di polizia, circa il 60% delle violenze sessuali a Milano sono commesse da cittadini extracomunitari, il 38% da italiani e il resto da cittadini comunitari. Questo trend rappresenta un’inversione rispetto alle violenze commesse in famiglia o sotto forma di atti persecutori. Dall’inizio dell’anno, poco più del 50% dei maltrattamenti sulle mogli e le conviventi è compiuto da italiani, meno del 5% da cittadini comunitari e il 42-43% da extracomunitari. Per quanto riguarda gli atti persecutori, circa il 70% è commesso da italiani, il 4% da cittadini comunitari e il resto da extracomunitari.

Le violenze sessuali a Milano sono in forte crescita, secondo la procura. Le denunce e le indagini per violenza sessuale sono raddoppiate in 4 anni, passando dal 2019 al 2023. Le condanne per violenza sessuale rappresentano la percentuale più alta tra i reati di genere: oltre il 70% negli abbreviati e oltre il 60% nei dibattimenti. Solo quest’anno, sono stati aperti quasi mille fascicoli per violenza sessuale nei primi 8 mesi dell’anno.

Nel frattempo, le indagini per maltrattamenti sono aumentate da 1510 nel 2019 a 2053 da gennaio al 31 agosto. I fascicoli per violenza sessuale di gruppo sono passati da 20 a 53. Tuttavia, bisogna considerare che in alcune comunità straniere, come filippine, egiziane o persone del Bangladesh, le denunce sono molto meno frequenti perché alcune donne non parlano nemmeno italiano e quindi non riescono a denunciare.

È urgente affrontare questa situazione e garantire la sicurezza delle persone, soprattutto delle donne, nelle strade di Milano. Non possiamo più ignorare la realtà dei fatti e dobbiamo agire per prevenire ulteriori violenze e garantire che i responsabili siano puniti adeguatamente. Solo così potremo sperare di vivere in una città veramente sicura e libera da crimini così efferati.

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